Per chi?
Chi è il buono?
Chi è il cattivo?
Sono io il brutto?
Sono composto anche da montagne, non solo protuberanze, che
rappresentano la mia eterna esistenza spirituale.
Esiste l'errore? Chi lo valuta? Chi lo computa? Lo peso io o lo pesano gli altri?
Sono forse destinato ad essere assoggetato da una autorità esterna, da qualcuno
definita come legge morale?
NON PENSO PROPRIO
Sono piuttosto parziali rivelazioni di ragione.
Ma la parole parziale già non mi convince.
Sa di limite ............................. limitato.......................................limitativo.
NON
FA
X
ME.
Via i dogmi, via le abitudini, via l'unicità dei punti di vista.
E caccio via anche il confronto "giusto-sbagliato". Violenza intelletuale.
Detto ciò, anche ragione è un concetto (?) poco gradito e consono.
Mi sa di telaio della rivoluzione industriale.
Macchinari e meccanismi, ingranaggi. <-------> RAZIONALITA'.
Io non sono Charlot.
Attribuisco a quell'epoca la fase più distruttiva della storia dell'umanità.
ARIA
TRASPORTO
SENTIMENTO
PASSIONE
ARTE E CULTURA
GIUSTIZIA SOCIALE
ORIZZONTI
INCONTRI DI ESPERIENZE INDIVIDUALI.
UNICITA' CHE DIVENTA SCAMBIO ------> CRESCITA.
Il mio istinto mi guida, mi fa sbagliare, mi fa riprendere.
Mi fa vivere. VIVERE.
Intorno al macrocosmo, si insenua il mio microcosmo,
determinato e non materiale, occulto ma chiaro.
La porta è chiusa. ma le chiavi stanno lì.