Lacrime amare mi rigano di continuo il viso oggi.
E' un continuo alternarsi, la mia vita, di periodi felici e periodi negativi.
Come tutti.
Ma questo è il mio spazio, parlo di me.
E allora sono qui a fingere che tutto va bene.
Lo pensa la mia famiglia, i miei amici, i miei conoscenti.
Apparenza.
Inganno.
Fisicamente sto male. Continuo a svenire.
Oggi ho scoperto che a momenti si poteva danneggiare in maniere permanente la retina.
Continuo ad accusare una sensazione di vuoto assoluto nella testa.
Non dormo mai. Oggi ho nuovamente vomitato.
Questo fine settimana andrò altrove per una visita da uno specialista amico di amici.
Unico modo per anticipare i tempi.
In Italia va così.
Moralmente non so neanche definire il mio stato. Davvero.
Non saprei come definirlo. Non riesco a concentrarmi su me stesso.
Vorrei essere diverso da quello che sono.
Se potessi mi stravolgerei.
Ci sono giorni, settimane e mesi, per non dire anni, in cui vorrei letteralmente
staccarmi la testa e buttarla nel cesso.
e' troppo impegnativa. Spaventa.
Non piace a me, non piace agli altri. Ma questa è.
unica magra consolazione, mi piace pensare che qualcuno possa trasmetterle l'imput
per convertire la singolarità in qualcosa di costruttivo e positivo.
Fatico e barcollo, ma non mollo. Almeno questo.
Per favore, non compiacetemi.Non mi dite cose che già non so,
è solo uno sfogo. Un triste sfogo in una giornata triste.
Buonanotte...
14 commenti:
Dico solo che bisognerebbe quantificare la sofferenza per comprendere, concentrarsi nella malattia e cercare rimedi!
Sempre!
Io ho una malattia rara inguaribile,degenerativa e incurabile, ma il dolore è costante e non mi rassegno!
Non ci sono cure, non ci sono fondi per la ricerca!
Fai bene a sfogarti, ma forse questa frase la sapevi già!
ciao!
Sara,
io nn so quantificare la sofferenza, non so nemmeno se possa servire a qualcosa.
tanto meno so paragonarla, e neanche questo credo sia di alcuno aiuto.
Mi spiace tanto per la tua malattia e mi spiace che tu debba leggere queste mie stupide righe.
Potresti sempre pensare di che mi lamento confronto ad altre situazioni...
e probabilmente è cosi. ma ho un bisogno fisico di sfogarmi, di parlare. di urlare.
lo faccio in queste pagine, da tempo. Perchè fatico enormemente a far uscire queste cose dalla mia bocca.
La mia mano è certamente più allenata
Una persona a me cara sta seguendo un ciclo di radioterapia. Il dolore, le malattie fanno paura e vanno comunque affrontate.
Un abbraccio
Conosco la paura che prende l'anima quando il corpo non ti ascolta più. Ora ci vuole tanta energia sardo, non devi mollare. Un saluto
Ciao! :-)
Mi permetti (eventualmente) di copiare il tuo blog?
E' bellissimo!
Facciamoci coraggio!
Un abbraccio forte!!
Kylie,
per forza. questo spazio è il mio sfogo, perchè x il momento nn mi va di parlarne con nessuno.
vedremo.
Mara,
no no,che mollare.
ho solobisognodi sfogarmi un po, nulla di più.
Sara,
grazie dei complimenti.
ma copiare in che senso?
o meglio, x farne cosa?
Non mollare, non spezzarti. Non sei solo.
Un abbraccio.
Non certo le tue parole..mi piace lo sfondo e i colori!
Ciao
Madis,
no no, chi molla.
sabato ho una visita che dovrebbe chiarire un pò le cose.
vediamo un pò!
Sara,
fai pure, no problem!
Non capisco cosa stia avvenendo ma vedo sempre più giovani stare male, e la cosa mi fa più rabbia che dispiacere. Indecifrabile questa moderna società che vanta di avere fatto passi da gigante per salute dell'uomo.
Affidare il Tuo sfogo al solo blog è poco, parlarne con i Tuoi familiari secondo me Ti aiuterebbe molto di più.
Come mamma posso dirTi che, passato il primo momento di naturale preoccupazione e allarme, si smuovono le acque per la salute di un figlio, l'amore dei propri genitori è già una grande cura.
Perdonami se Ti suggerisco ciò, ma se Tu fossi mio figlio ... vorrei sapere, e soprattutto esserTi accanto. :)
Vedrai che tutto si sistemerà.
Un bacione Only
Francy,
io capisco bene quello che vuoi dire, ma io da sempre affronto quante più cose possibili da solo.
un pò per non dare preoccupazioni.
molto per non pesare sugli altri.
un pò per poca fiducia verso le altre persone.
certo, la famiglia è altra cosa.
però voglio aspettare, almeno il tempo di capire io stesso.
poi se sarà necessario li coinvolgerò.
ora non mi va
Posta un commento