Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri.

sabato 27 novembre 2010

Senza Titolo

Come un giorno di sole squarciato dal temporale,
violento e devastante.
La pioggia che copiosamente cade, mi devasta il cranio.
Ma non c'è dolore.
E' il risveglio.
Le curve che pericolosamente ho affrontato a folle velocità,
le linee spezzate che ho tracciato in trans psicofisico
ora rappresentano un cerchio.
quel che ancora non è chiaro per lo meno si manifesta.
Non sempre in modo comprensibile
e con tratti ben evidenziati.
Ma appare, si mostra dinanzi a me.
A me e solo a me spetta carpirne l'essenza,
assaggiarne l'essenza.
La mia danza ora ha recepito le vibrazioni vitali
che prima perforavano la mia pelle.
Ora alimentano il corpo, per mezzo di input cerebrali non più anestetizzati.
E sudo.
E non si asciuga più sulla pelle causando mali interiori.

BREAK -----> WAKE UP!!!!
                                           I
                                           I
                                           I
YEAHHHHHHH!

mercoledì 24 novembre 2010

Tensione

Oggi è stata una giornata pesantissima.
è da mesi che lavoro, con i miei collaboratori, a ritmi assurdi.
ma queste ultime due settimane sono state sfiancanti.
si accumula ogni giorno stress, nervoso.
dovuti alla tensione, alle pressioni che si ricevono per
portare avanti un lavoro di dimensioni notevoli.

capitano giorni come questo dove veramente non puoi
calare di ritmo e di tensione emotiva neanche per una frazione di secondo
perchè non te lo puoi permettere.
perchè rovini il lavoro di settimane, mandando tutto all'aria.
e nei lavori in galleria non si scherza.
capita che qualcuno non regge il ritmo, e allora devi tamponare.
falla su falla, metti una pezza.
e quando  sei alla fine, ormai è tutto pronto e un collaboratore
commette una grossa leggerezza... una cazzata...
sbotti.

te lo impone il ruolo, le responsabilità.
gli obiettivi, le aspettative.
i programmi.
e quando si parla di milioni di euro che per una cazzata vai a perdere
scoppia il finimondo. e non hai giustificazioni
in più, se sei già al limite, la tua reazione è proporzionale. durissima.
e fumi. troppo.
e fai cadere tutti i santi del calendario.
e il tuo collaboratore si prende la cazziata del secolo.

non è bello. non fa piacere.
perchè rispetto tutti. e rispetto i miei collaboratori, senza alcuna distinzione.
non ti senti meglio, ma capita. devi farlo.
anche se ti dispiace.
domani sarà tutto passato, il lavoro è lavoro.
e a fine giornata si chiude il cerchio e si riparte.
ma ti dispiace cazziare.
avevo bisogno di scriverlo, perchè non posso dirglielo.
era giusta, l'interessato ha capito e capirà anche in futuro.
e domani partirà con altro spirito.
e ripartirò anche io.

:)

mercoledì 17 novembre 2010

scusate l'assenza.
sono stanchissimo, sto lavorando tanto. troppo. eccessivamente.
spesso mi dico e ripeto agli altri che non bisogna vivere per lavorare.
ma ci sono giorni dove, una volta sdraiato nel lettone, mi rendo conto dei sacrifici che faccio.
di quanto sia sacrificata la mia vita, le mie passioni.

Con questo non voglio dire che mi pento del mio approccio al lavoro, sono fortunato perchè
faccio quello per cui ho studiato, quello che mi piace.
E non voglio tediare nessuno con piagnistei o lamentele. Nulla di tutto ciò.
Esprimo solo dei pensieri che ho da tempo, che a volte diventano più pesanti.

Penso alla mia famiglia che non vedo da tempo, al fatto che la vedrò sempre meno.
Penso al fatto che chissà per quanto tempo passerò due anni quà, due anni lì, poi 3 altrove.
pesante.
mi pesa ogni giorno di più sta vita da eremita.
La diffcoltà a coltivare rapporti di amicizia, sentimenti.
Esco, sono molto socievole, conosco tante persone.
Però mi sembra che tutto abbia una data.
E io odio i limiti, soprattutto temporali.
Spero sia solo una sensazione, ma stà vita da zingaro mi appesantisce, mi abitua a passare troppo tempo da solo, mi disabitua ai legami nonostante il mio forte bisogno di avere poche ma buone persone cui dare totale fiducia.
Non permetterò che questo accada. Non me lo posso permettere, nè lo desidero.
Guardo avanti.
Apro le nuvole e vedo il sole.
E sorrido.
Voglio regalarvelo il mio sorriso

venerdì 12 novembre 2010

In un futuro

armonioso come il suono di un'orchestra
trasformo ogni mio movimento plastico
in intrepide dichiarazioni di voglie, di vita.
forme diacroniche volutamente  chiare e nitide.

magiche come le dita, che sfiorando
i tasti bianchi e neri talvolta violentandoli,
elevano la soglia di attenzione
verso pentagrammi chiari come i miei intenti.

melodico ed equilibrato come una chiatarra classica
nel mio pellegrinare verso lidi mai battuti,
guardo indietro titubante.
Meglio puntare dritti.

"aggressivo" come una chitarra elettrica,
sposto le mie membra con fare deciso
la destinazione sarà sicuramente quella giusta
guidato dall'esperienza e dalle delusioni.

in questo luogo costruirò
le fondazioni della mia esistenza
cinta da recinzioni di elevato spessore
che solo chi ha le doti può riuscire a scavalcare.

martedì 9 novembre 2010

La mia amica

Che ci sia la luna ad illuminarla
o che il buio si presenti così denso da nasconderne le ombre
la notte è mia amica.
la mia unica compagna.

Sono un cronico e inguaribile nottambulo.
la strada spesso mi chiama per viverla a fondo.
non che questo non avvenga tra le mie 4 pareti.
la notte è dipinta per me.

musa ispiratrice
dannata tentatrice, porta con sè occasioni.
di vita. di fumo invadente.
neanche i sogni ad accompagnarci.

siamo io e lei.
mi culla e mi ferisce.
talvolta mi consiglia, altre mi affossa.
ma rappresenta il mio habitat. my lifestyle.

colori che celano, coprono e nascondono.
suoni bassi e ripetitivi
tangono sveglia la mia attenzione
cosi che non possa distrarmi all'alba del nuovo giorno.

Buonanotte.

sabato 6 novembre 2010

My World

C'è un viale alberato davanti a me.
Infinito.
Mi arrampico per cercare di vederne la fine, ma mi è impossibile.
E' una di quelle situazioni in cui i dubbi ti attanagliano.
Vado? / Non vado?
Salgo? / O è meglio che scenda?
Da fuori non si presenta particolarmente invitante, il viale.
Ma se mi volto indietro, è il paradiso ripetto a ciò che vedo.
Cammino.
L'impressione non era ingannevole.
La strada è quella che è.
Ci sono alberi bellissimi, sempreverdi. Ci sono alberi dai rami secchi, natura morta.
Ci sono i leoni, le giraffe, i cagnolini.
Ci sono anche belve feroci, ratti.
Ci sono alcuni tratti di strada meravigliosi, col ciottolame lindo e il prato verde di fianco.
Altri tratti non è il caso di percorrerli. Pericolosi, con buche da cui sarebbe miracoloso
uscirne fuori. Non credo ai miracoli. Non credo.
Ci sono le curve.
Ci sono le deviazioni e i bivi.
Ma vado dritto.
E non sono il solo.
Incontro persone che mi vengono sopra, ma solo per urtarmi.
La maggior pare delle persone si ignorano. mi ignorano.
Non distolgono lo sguardo dai propri piedi. Non salutano. Non ricordano.
Non guardano, nè vedono.
Ci sono le persone che ti guardano ma non ti vedono.
E fuggono.
Ci sono persone che ti notano e ti salutano.
Ti fa piacere.
Ma anon mi basta, non mi basta mai.
Il mio sguardo, la mia attenzione è per chi silenziosamente
cammina parallelamente a me, al mio fianco, alla mia stessa velocità.
Per chi mi osserva e mi guarda con interesse,.
Un giorno incrocierò la (tua, sua, vostra, loro) strada e farò il possibile
per legar(la, ti, vi) a me, alla mia vita.
E la cintura sarà talmente forte e stretta da non potersi liberare.
E non ci sarà l'istinto e la voglia di liberarsi.
Sarà il mio mondo.

martedì 2 novembre 2010

Passion

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Luci soffuse, annebbiate dal vapore.
Il tappeto rosso è macchiato da jeans a vita bassa,
slip azzurri strappati.
Un percorso di fiori ti porta da me.

Mani che mi cingono come artigli
silenzio interrotto da rapidi battiti profondi,
lo specchio appannato dalla passione
contrasto tra freddo cristallo e calore dei nostri corpi.

Occhi che tradiscono desiderio
non distogli lo sguardo dalle mie spalle, dalle mie labbra carnose.
Non puoi resistere al sapore, nè all'odore.
Non sai resistere. Non sai resisterMI!.

fremiti e vibrazioni da contatto
tra luci e ombre
sarò la creatura notturna
che dominerà i tuoi sogni.

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